La scoperta
di come, nel buio delle profondità della
terra, sono venuti a formarsi i cristalli di smeraldo
naturale, ha permesso di riprodurre quelle condizioni
particolari
da poter favorirne le crescita anche in laboratorio.
Così
i nuovi
smeraldi idrotermali si cristallizzano in un fluido acquoso,
ad altissime
temperature e ad una particolare pressione: le stesse identiche
condizioni
riscontrate nella formazione dicristalli naturali formatisi in un
fluido idrotermale sotto terra.
La sostanza,
quindi, è la stessa: Berillo, con la stessa
composizione chimica (Be3Al2Si0O18),
identici i valori di durezza, rifrazione e peso specifico.
Le inclusioni,
imperfezioni delle gemme chene
determinano l’unicità regalando loro una
particolare personalità, riescono ad
evidenziarsi anche nelle pietre create: minuscoli quadri
d’autore in un micro
universo di luce.